I
lettori che hanno anche saltuariamente seguito le nostre argomentazioni
sportive, ricorderanno come, spesso, siamo stati critici nei confronti nel
nostro selezionatore unico della Nazionale maggiore di Calcio (Prandelli).
In
particolare, gli abbiamo addebitato l’incongruenza di convocare l’intero
reparto difensivo della Juventus per farlo poi giocare schierati “a quattro”
(invece che “a tre”come ormai giocano ( e
bene,lo dicono i numer), da qualche anno. Ma non basta: ormai giocano “a
quattro” solo le squadre di secondo livello che mirano, soprattutto quando incontrano
squadre di livello superiore, allo zero a zero iniziale.
Dobbiamo,
ora, di nuovo, “dare addosso” allo stesso Prandelli, per un altro aspetto,
della sua attività di responsabile della nostra Nazionale di calcio; aspetto
che da tempo ci frullava
per la mente, ma ci mancava “l’occasio juris”. Che, ora, è arrivata.
Facciamo
un po’ di cronologia, sugli antefatti.
Sabato sera 16 Marzo
A
pochi secondi dalla fine della partita giocata allo Stadio Dall’Ara di Bologna,
l’allenatore della Juventus, Conte, stante il risultato (0-2) ormai acquisito
si rivolgeva ai tifosi Juventini incitandoli ad esultare e ad applaudire la
propria squadra(ed inviando due baci verso la telecamera,diretti, come chiarirà
in seguito, alla sua bambina Vittoria).
A
fine partita, l’allenatore del Bologna, Pioli,con aria da cane bastonato e
denutrito, mani tassativamente in tasca a mò di disoccupato o scioperato (ed aspirerebbe ad allenare una “grande squadra?”- Mah.), lasciava il
campo sentenziando a tutti quelli che camminavano attorno a lui: “non si fa
così” (riferendosi, molto verosimilmente all’esultanza di Conte diretta ai
propri tifosi).
Successivamente,
intervistato dai giornalisti Sky , e
vistosi rinfacciato della scarsa sportività derivante dal proprio modo di fare,
Conte, con toni alquanto adirati, ha così precisato:
«Se non posso nemmeno esultare con i
miei tifosi dopo una vittoria basilare per centrare il traguardo (dello scudetto, ndr) ditemi che si deve fare. Io ho solo
esultato con i tifosi juventini. So che dà fastidio a tanti quando vinciamo, ma
non c'e stata alcuna mancanza di rispetto. Parliamo piuttosto delle cose serie,
gente che ci accoglie con pietre e bastoni, gente con bambini in braccio che
bestemmia: questi sì che si devono vergognare, non io. Io con i miei tifosi
festeggerò sempre e comunque. Se sto vincendo lo scudetto non vedo perché non
debba esultare insieme ai miei tifosi»(da Il Messaggero- di Roma).
Lunedi
18 Marzo
interviene, sulla
questione, il DG della Juventus Marotta,
affermando:
“La situazione sta degenerando: ogni volta che andiamo in
trasferta veniamo scortati da blindati della polizia e accolti da bastonate e
lanci di pietre" . Marotta interviene anche sulla polemiche che
ha visto coinvolto l'allenatore, Antonio Conte, criticato per l'esultanza un
po' sopra le righe durante il finale di Bologna-Juventus: "Si è
trattato di piccoli gesti di libertà da tollerare - spiega il dirigente - Quella
di Conte è stata un'esultanza rivolta solo alla nostra gente, senza assolutamente
mancare di rispetto agli avversari, nonostante lui sia stato insultato dai
tifosi avversari in tribuna. Il calcio è un contenitore di emozioni che a mio
parere non vanno represse"(da Tuttosport di Torino).
Nella stessa giornata, nel
pomeriggio, sulle edizioni elettroniche
dei vari giornali sportivi è apparso il seguente comunicato ANSA, che riporta
l’opinione espressa, in merito, dal “nostro” Prandelli:
(ANSA) - FIRENZE - ''Conte
e' esasperato e vorrebbe andare a lavorare all'estero? In effetti questo clima
non piace neanche a me, lui ha ragione davanti a certi atteggiamenti esasperati
e violenti, pero' tutti noi dobbiamo dare un contributo per migliorare questo
clima, con i nostri comportamenti: il calcio regala emozioni ma c'e' una linea
sottile tra l'esultare e il rispetto verso i tifosi e gli avversari''.
E qui veniamo a noi,
esplicitando quello che, appunto, da tempo ci frullava nel cervello: dal modo di parlare e NON dire, di NON affrontare i VERI problemi e di esprimere le proprie opinioni, una cosa viene a galla in modo limpido: da tempo il
caro Prandelli ha adottato il politichese: cioè un linguaggio diretto a prendere
gli interlocutori (nel caso, noi lettori sportivi) per la parte bassa del di
dietro!
E questo ci ha
immediatamente richiamato alla mente le foto sopra postate; delle quali, la seconda, si riferisce proprio allo striscione esposto al Dall'Ara nel corso dell partita in questione!
Il caro Prandelli, e tutti i
colleghi “ politichesi”, non hanno neppure ora (dopo l’esito delle ultime
elezioni politiche) capito cosa sta accadendo in Italia: i cittadini sono,
appunto, stufi delle vostre “fughe dalla
realtà”. Cioè delle vostre fughe dai VERI problemi, per infinocchiare gli
italiani su argomenti apparentemente “buonisti” ma sostanzialmente diretti,
appunto, a fuggire dai veri problemi, incapaci e timorosi, come sono, di perdere le loro poltrone.
Il vero problema, scaturito
dopo Bologna – Juventus del 16 marzo
2013, è quello indicato sia da Conte che dal DG Marotta e sul quale il caro (si
fa per dire) Prandelli, tace, da buon politichese: non sono le esultanze di
Conte (per aver quasi vinto il secondo scudetto !), che vanno condannate. Ma, come dice lo stesso Conte (e riportiamo
nuovamente):
“Parliamo piuttosto delle cose serie, gente che ci
accoglie con pietre e bastoni, gente con bambini in braccio che bestemmia:
questi sì che si devono vergognare, non io”.
Prandelli, sai leggere
l’Italiano? O il “politichese” ti ha totalmente oscurato il cervello?
Hai nulla da dire sulle foto sopra postate? ; tutto normale? tutto "politically correct" ?